Muri, sbarre, chiavi. Il carcere è un posto di frontiera.
Ma lettura e scrittura possono aiutare a ritrovare un senso,
a dare valore a giorni sempre uguali.
Le poesie dei detenuti, i loro scritti, le loro pagine preferite
ci accompagnano in un viaggio all’interno del carcere
alla ricerca del significato della parola Libertà.
Il film è girato nel carcere di massima sicurezza di Milano-Opera,
dove scrittori e artisti vengono invitati “dentro”
per creare un ponte con il “fuori”.
Ed è proprio in questo spazio di confine che la nostra umanità
ha una seconda chance,
ritrovando nel linguaggio poetico e letterario
un punto di incontro e di riscatto.
E al di là del dolore, della desolazione e a volte della violenza,
è possibile una nuova alfabetizzazione emotiva che prova
a ricollocare se stessi dentro un diverso destino.
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